La riforma del digitale terrestre in Italia, avviata nel 2020 e che si concluderà ad agosto 2024, ha portato ad un cambiamento significativo nel modo in cui gli spettatori italiani possono accedere ai canali televisivi. Il passaggio allo standard di trasmissione DVB-T2 ha comportato la necessità di adeguare i dispositivi per continuare a ricevere i programmi televisivi.
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Gli obiettivi della riforma sono molteplici. In primo luogo, il passaggio al DVB-T2 ha permesso di liberare le frequenze occupate dal vecchio standard DVB-T, che sono state riassegnate per altri scopi, come la telefonia mobile 5G. Inoltre, il DVB-T2 offre una qualità delle immagini e del suono superiore rispetto al precedente standard, garantendo un’esperienza visiva più coinvolgente.
Uno dei principali vantaggi del nuovo standard è la possibilità di trasmettere un maggior numero di canali televisivi, offrendo agli spettatori una scelta più ampia di programmi. Tuttavia, questo cambiamento ha comportato la necessità di cambiare le frequenze di trasmissione, rendendo indispensabile l’acquisto di un nuovo decoder o di una TV compatibile con il DVB-T2.
La riforma del digitale terrestre è stata implementata gradualmente in diverse zone d’Italia, secondo un calendario stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico. Durante le varie fasi della riforma, il governo italiano ha messo a disposizione dei fondi per aiutare le famiglie a sostenere i costi del passaggio al nuovo standard, poiché circa 10 milioni di famiglie italiane hanno dovuto adeguare i propri dispositivi.
A partire da agosto 2024, alcuni canali televisivi non saranno più visibili sul digitale terrestre in Italia. Questa novità riguarda principalmente i canali trasmessi in MPEG-2, lo standard di trasmissione più vecchio. Tra i canali interessati ci sono Rai 1, Rai 2, Rai 3 e i canali a pagamento di Mediaset Premium. È possibile che anche altri canali locali o tematici cessino la trasmissione in MPEG-2 entro il 28 agosto 2024.
In conclusione, la riforma del digitale terrestre in Italia ha portato ad importanti cambiamenti nel modo in cui gli spettatori possono accedere ai canali televisivi. È fondamentale essere informati sui canali che non saranno più visibili e assicurarsi di avere un decoder o una TV compatibile con il nuovo standard DVB-T2 per continuare a godere dei programmi televisivi preferiti.